Tricotillomania

Strapparsi i capelli a causa dello stress può avere conseguenze fisiche e psicologiche serie. La psicoterapia cognitivo comportamentale può essere d'aiuto.

Che cos’è la tricotillomania

La tricotillomania, o disturbo da strappamento di capelli o peli, è codificata all’interno del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5) dell’American Psychiatric Association tra i disturbi correlati al disturbo ossessivo compulsivo. La tricotillomania si manifesta con lo strapparsi capelli o peli ripetutamente.

Tricotillomania: i sintomi

I sintomi della tricotillomania sono i seguenti:

  • comportamento ripetuto di strappare capelli o peli, con conseguente perdita di capelli o peli
  • tentativi ripetuti di fermare o ridurre lo strappamento di capelli o peli
  • disagio o compromissione clinicamente significativa del funzionamento della persona in ambito sociale, lavorativo o in altri ambiti importanti, dovuta allo strappamento di capelli o peli
  • l’estirpazione di capelli o peli non è dovuta ad altre condizioni mediche (ad esempio, dermatologiche) e non è giustificata dai sintomi di un altro disturbo mentale.

Il comportamento di strappamento ricorrente può riguardare potenzialmente ogni parte del corpo, ma più frequentemente è focalizzato su cuoio capelluto, sopracciglia e ciglia, o su zone variabili nel tempo. La perdita di capelli o peli può essere ampiamente distribuita in alcune parti del corpo o più circoscritta, mentre lo strappamento di capelli o peli può avere luogo in brevi momenti della giornata, o per ore intere, durando anche per mesi o anni. 

Chi è affetto da tricotillomania generalmente sperimenta vari tentativi per interrompere lo strappamento o attenuarlo, inoltre può tentare di occultarne gli effetti elaborando particolari acconciature, indossando cappelli o ricorrendo al trucco.

Come riconoscere la tricotillomania

La tricotillomania differisce dalla rimozione di capelli o peli per motivazioni estetiche o dal semplice “giocherellare” con capelli o peli attorcigliandoli alle dita, senza tuttavia estirparli.

Capelli o peli possono essere estirpati senza la piena consapevolezza della persona o con maggiore attenzione focalizzata sullo strappamento. Alcune persone affette da tricotillomania riferiscono infatti di sperimentare tensione, ansia o noia prima dello strappamento o quando cercano di resistervi, per poi provare piacere, sollievo o gratificazione subito dopo lo strappamento. 

Possono essere messi in atto veri e propri rituali relativi all’azione di strappamento: scegliere un particolare tipo di pelo o capello da tirare (ad esempio, con spessore o colore particolare), strapparlo in un modo particolare (estirpando anche la radice), ispezionarlo visivamente o manipolarlo dopo lo strappo. In alcuni casi, il capello o il pelo estirpato può essere inserito nella bocca, morso o ingerito in un disturbo noto come tricofagia.

Conseguenze della tricotillomania

Le conseguenze della tricotillomania vanno dalla diradazione capillare all’alopecia, prevalentemente nelle regioni parietali del capo; sopracciglia e ciglia possono essere completamente estirpate. Sono possibili lesioni o infiammazioni cutanee o dolori articolari dovuti ai movimenti ripetuti di strappamento. Molte persone affette da tricotillomania presentano anche ulteriori comportamenti ripetitivi focalizzati sul corpo, come l’onicofagia (mangiarsi le unghie) e lo stuzzicamento della pelle.

La tricotillomania può inoltre causare sintomi depressivi, ansia e stati d’animo negativi, come senso di colpa, vergogna, imbarazzo e sensazione di perdita di controllo. Tali emozioni e condizioni psicologiche fanno sì che l’atto di strappamento avvenga in solitudine o in presenza di pochi intimi. 

L’impatto derivante dallo strappamento di capelli o peli e dal disagio emotivo può manifestarsi in vari ambiti di vita, causando anche evitamento di relazioni interpersonali, situazioni lavorative, sociali o pubbliche.

Come si cura la tricotillomania

Ad oggi un trattamento efficace per la tricotillomania è la psicoterapia cognitivo comportamentale, in quanto è centrata sul cambiamento dei pensieri e dei comportamenti disfunzionali in grado di mantenere i sintomi della tricotillomania. Con la psicoterapia è possibile individuare, esplorare e mettere in discussione “false convinzioni” sullo strappamento dei capelli, nonché elaborare il disagio emotivo innescato dal circolo vizioso della tricotillomania. Gli studi, infatti, suggeriscono che il disturbo da strappamento di peli possa insorgere come risposta a stress, ansia o depressione. La tricotillomania si sviluppa per dare sollievo alla persona, tuttavia l’atto ripetitivo di strapparsi i capelli non fa altro che perpetuare il disagio emotivo e il bisogno di alleviarlo nuovamente. La psicoterapia cognitivo comportamentale fornisce strumenti per riconoscere quelle situazioni “a rischio” e intervenire contenendo ansia, disagio, stress ed elaborando risposte alternative e più sane rispetto allo strappamento.

Perché si sviluppa la tricotillomania

Le cause della tricotillomania sono molteplici.

Il disturbo ha una componente ereditaria e si manifesta più frequentemente in persone affette da disturbo ossessivo compulsivo e nei loro familiari di primo grado. L'ansia può costituire un fattore di rischio per gli episodi di trazione: secondo alcune ricerche, i sintomi della tricotillomania vengono sviluppati come meccanismo per regolare le proprie emozioni.

Sviluppo, decorso e diffusione della tricotillomania

L’esordio della tricotillomania avviene comunemente in età puberale. Il decorso è cronico, con sintomi che possono scomparire per settimane, mesi o anni e poi ripresentarsi, se il disturbo non riceve trattamento. 

La prevalenza della tricotillomania è stimata tra l’1-2% tra gli adulti e gli adolescenti.

Riferimenti bibliografici

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