Disturbo fittizio e i fattori psicologici che influenzano altre condizioni mediche

Il Disturbo Fittizio è caratterizzato dalla simulazione, in sé o in altri, di sintomi medici e psicologici.

Disturbo fittizio: che cos'è

Il disturbo fittizio è caratterizzato dalla simulazione, in se stessi o in altri, di segni e sintomi medici o psicologici che sono associati a un inganno accertato. La diagnosi richiede la dimostrazione che l’individuo stia volontariamente contraffacendo, simulando o causando segni o sintomi di malattia o infortunio, anche in assenza di evidenti vantaggi esterni.

Disturbo fittizio: i criteri diagnostici

I criteri diagnostici del disturbo fittizio provocato a sé o agli altri sono i seguenti:

  • Falsificazione di segni o sintomi fisici o psicologici, o induzione a sé o a un’altra persona (vittima) di un infortunio o di una malattia, associato a un inganno accertato.
  • L’individuo presenta se stesso o la vittima agli altri come malato/a, menomato/a o ferito/a.
  • Il comportamento ingannevole è palese anche in assenza di evidenti vantaggi esterni.
  • Il comportamento non è meglio spiegato da un disturbo mentale, come il disturbo delirante o un altro disturbo psicotico.

In caso di disturbo fittizio provocato agli altri è il perpetratore a ricevere la diagnosi.

Il disturbo fittizio può manifestarsi con un episodio singolo o tramite episodi ricorrenti (due o più eventi di simulazione di malattia e/o induzione di lesioni)

Prevalenza, sviluppo e decorso del disturbo fittizio

La prevalenza del disturbo fittizio è sconosciuta. Tra i pazienti in ambito ospedaliero si stima che circa l’1% degli individui abbia manifestazioni che soddisfino i criteri per il disturbo fittizio.

Il decorso del disturbo fittizio è solitamente caratterizzato da episodi intermittenti. L’esordio del disturbo fittizio avviene solitamente nella prima età adulta, spesso dopo il ricovero per una condizione medica o disturbo mentale.

Fattori psicologici che influenzano altre condizioni mediche

Quali sono i fattori psicologici che influenzano altre condizioni mediche

La caratteristica essenziale dei fattori psicologici che influenzano altre condizioni mediche è la presenza di uno o più fattori psicologici o comportamentali clinicamente significativi che influenzano negativamente una condizione medica, aumentando il rischio di sofferenza, morte o disabilità. I fattori psicologici e comportamentali comprendono disagio psicologico, pattern di interazione interpersonale, stili di coping e comportamenti disadattivi per la salute come la negazione dei sintomi o la scarsa aderenza alle prescrizioni mediche.

Fattori psicologici che influenzano altre condizioni mediche: criteri diagnostici

I criteri diagnostici dei fattori psicologici che influenzano altre condizioni mediche sono:

  • Presenza di un sintomo o una condizione medica (diversa da un disturbo mentale)
  • I fattori psicologici o comportamentali influenzano negativamente la condizione medica in uno dei seguenti modi:
    • incidendo sul decorso della condizione medica (es. all’insorgere dei fattori psicologici, si aggrava la condizione medica).
    • interferendo col trattamento della condizione medica (per es., scarsa aderenza)
    • comportando ulteriori rischi accertati per la salute dell’individuo
    • influenzando la fisiopatologia sottostante, scatenando o aggravando i sintomi, o sollecitando attenzione medica.

Terapia dei disturbi correlati al disturbo da sintomi somatici

Rientrando nella categoria del disturbo da sintomi somatici e disturbi correlati, nella valutazione e nel trattamento del disturbo fittizio e dei fattori psicologici che influenzano altre condizioni mediche, bisogna tener conto delle diverse specificità coinvolte, offrendo un trattamento che consideri la persona nel suo insieme. Con l’introduzione del DSM-5, che enfatizza il grado in cui i pensieri, le emozioni e i comportamenti della persona relativamente ai propri  sintomi somatici siano sproporzionati o eccessivi, è stato possibile strutturare trattamenti specifici per questi disturbi.

La psicoterapia può aiutare la persona a cambiare i pensieri e i comportamenti associati ai sintomi fisici, attraverso l’apprendimento di nuove strategie per gestire il dolore, lo stress e per migliorare il proprio funzionamento.  

La psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT= Cognitive Behavioural Therapy) si mostra particolarmente efficace nel trattamento di questo tipo di disturbi.

Bibliografia

  • Andrews, G., et al. (2003). Trattamento dei disturbi d’ansia. Centro Scientifico Editore, Torino
  • Bottaccioli, F. (2005). Psiconeuroendocrinoimmunologia. I fondamenti scientifici delle relazioni mente-corpo. Le basi razionali della medicina integrata. Red Edizioni, Milano.
  • Deary, V., Chalder, T., Sharpe, M. (2007). The cognitive behavioural model of medically unexplained symptoms: a theoretical and empirical review. _Clin Psychol Rev. 2007 Oct;27(7):781-97. _
  • Di Giuseppe, R., Doyle, K.A., Dryden, W., Backx, W. (2014). Manuale di terapia razionale emotiva comportamentale. Raffaello Cortina Editore, Milano.
  • Dimaggio, G., Semerari, A. (2003). I disturbi di personalità. Modelli e trattamento. Raffaello Cortina Editore, Milano.
  • Ellis, A. (1989). Ragione ed emozione. Casa editrice Astrolabio, Roma
  • Fernie, B.A.,Murphy, G., Wells A., Nikčević, A.V.,Spada, M.M. (2016). Treatment Outcome and Metacognitive Change in CBT and GET for Chronic Fatigue Syndrome. _Behav Cogn Psychother. 2016 Jul;44(4):397-409. _
  • Fisher, P.L., McNicol, K., Young, B., Smith, E., Salmon, P. (2015). Alleviating Emotional Distress in Adolescent and Young Adult Cancer Survivors: An Open Trial of Metacognitive Therapy. _J Adolesc Young Adult Oncol. 2015 Jun;4(2):64-9. _
  • Grandi, S., Rafanelli, C., Fava, G.S. (2011). Manuale di psicosomatica. Il pensiero scientifico editore, Roma.
  • Kroenke K, Swindle R. Cognitive-behavioral therapy for somatization and symptom syndromes: a critical review of controlled clinical trials. _Psychotherapy and Psychosomatics 2000; 69(4):205-215 _
  • Lakhan SE, Schofield KL. (2013). _Mindfulness-based therapies in the treatment of somatization disorders: a systematic review and meta-analysis. _
  • Linehan, M. (2011). _Trattamento cognitive-comportamentale del disturbo borderline. _Raffaello Cortina Editore, Milano
  • Porcelli, P. (2009). Medicina psicosomatica e psicologia clinica. Modelli teorici, diagnosi e trattamento. Raffaello Cortina Editore, Varese.
  • Sassaroli, S., Lorenzini R., Ruggiero, G.M. (2006). Psicoterapia cognitiva dell’ansia. Raffaello Cortina Editore, Milano.
  • Schneider, J.,Hofmann, A., Rost, C., Shapiro, F. (2008). EMDRin the treatment of chronic phantom limb pain. _Pain Med.2008 Jan-Feb;9(1):76-82. _
  • Shapiro, S. (2013). Lasciare il passato nel passato. Casa edistrice Astrolabio, Roma.
  • Sumathipala., A. Development of metaphors to explain cognitive behavioural principles for patients with medically unexplained symptoms in Sri Lanka. _Int J Soc Psychiatry. 2014 Mar;60(2):117-24. _
  • Tefft, A.J., Jordan, I.O. (2016). Eye Movement Desensitization Reprocessing as Treatment for Chronic Pain Syndromes: A Literature Review. _J Am Psychiatr Nurses Assoc. 2016 Apr 5. _
  • Tesarz, J., Leisner. S., Gerhardt, A., Janke, S., Seidler, G.H., Eich, W., Hartmann, M. (2014). Effects of eye movement desensitization and reprocessing (EMDR) treatment in chronic painpatients: a systematic review. _Pain Med. 2014 Feb;15(2):247-63. _
  • Tesarz, J., Gerhardt, A., Leisner, S., Janke, S., Hartmann, M., Seidler, G.H., Eich, W. (2013). Effects of eye movement desensitization and reprocessing (EMDR) on non-specific chronicback pain: a randomized controlled trial with additional exploration of the underlying mechanisms. _BMC Musculoskelet Disord. 2013 Aug 30;14:256. _
  • van Dessel, N., den Boeft, M., van der Wouden, J.C., Kleinstäuber, M., Leone, S., Terluin, B., Numans, E.M., van der Horst, van Marwijk H. (2014). Non-pharmacological interventions for somatoform disorders and medically unexplained physical symptoms (MUPS) in adults. _Cochrane Common Mental Disorders Group _
  • van Ravesteijn, H.J., Suijkerbuijk, Y.B., Langbroek, J.A., Muskens, E., Lucassen, P.L., van Weel, C., Wester, F., Speckens, A.E. (2014). Mindfulness-based cognitive therapy (MBCT) for patients with medically unexplained symptoms: process of change. _J Psychosom Res. 2014 Jul;77(1):27-33. _
  • van Ravesteijn, H., Grutters, J., olde Hartman, T., Lucassen, P., Bor, H., van Weel, C., van der Wilt, G.J., Speckens, A. (2013). Mindfulness-based cognitive therapy for patients with medically unexplained symptoms: a cost-effectiveness study. _J Psychosom Res. 2013 Mar;74(3):197-205. _
  • Wells, A. (2012). Terapia metacognitiva dei disturbi d’ansia e della depressione. Eclipsi, Firenze.
  • https://www.evidence.nhs.uk/search?q=somatization+disorders
  • http://www.nice.org.uk/guidance/conditions-and-diseases
  • https://www.evidence.nhs.uk/Search?om=.{%22toi%22.%22Guidance%22.}.&q=psychosomatic+disorders+treatment
  • https://www.psychiatry.org/patients-families/somatic-symptom-disorder/what-is-somatic-symptom-disorder
  • https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/disturbi-psichiatrici/sintomi-somatici-e-disturbi-correlati/disturbo-da-sintomi-somatici
  • https://dictionary.apa.org/somatic-symptom-disorder

Domande più frequenti

No items found.

Inizia ora la tua psicoterapia con il percorso migliore per te.

© 2024 inTHERAPY. All Rights Reserved. P.IVA 1085 5470 968