Gruppo antiprocrastinazione

Smetti di procrastinare con la psicoterapia cognitivo comportamentale. Scopri come funzionano i gruppi antiprocrastinazione.

Cos’è la procrastinazione

Cosa vuol dire procrastinare? Procrastinare significa ritardare o rimandare i compiti difficili fino all’ultimo minuto, oltre la scadenza o senza svolgerli affatto, cercando deliberatamente distrazioni. 

È corretto affermare che procrastinare è una malattia? Anche se si sente parlare di procrastinazione patologica, procrastinare non è una malattia, sebbene sia un comportamento che ha ripercussioni negative in diverse aree della propria vita. Gli esperti lo considerano un modello di comportamento autodistruttivo che porta benefici a breve termine e costi a lungo termine.

La procrastinazione non è pigrizia. Infatti la pigrizia è inattività mentre la procrastinazione porta a occuparsi prima di attività banali, anziché di quello che è più urgente o prioritario. 

Forme comuni di procrastinazione sono pulire il proprio appartamento, riordinare la scrivania, fare acquisti online, consultare i social, nonostante la consapevolezza di dover lavorare o affrontare una questione complessa.

Si può procrastinare

  • in ambito scolastico, ad esempio decidendo di saltare un esame 
  • in ambito lavorativo, consegnando in ritardo un progetto
  • in ambito sanitario, rinviando controlli clinici anche importanti
  • in ambito finanziario, saldando in ritardo il pagamento delle tasse
  • in ambito domestico, evitando di impegnarsi nel riordino e nelle pulizie
  • in ambito affettivo, rinviando un incontro complicato.

Perché si procrastina

Le cause della procrastinazione sono molteplici. Infatti vari fattori psicologici favoriscono sia comportamenti circoscritti e situazionali di procrastinazione sia la procrastinazione cronica. Ecco i principali:

Individui perfezionisti possono evitare lavori spiacevoli per il timore di commettere errori e fallire. Potrebbero attendere di sentirsi “ispirati” per iniziare a impegnarsi, nonostante sia più probabile che l’ispirazione giunga una volta cominciato un compito. Si può procrastinare perché un compito ci appare troppo poco gratificante nell’immediato, quindi preferiamo rinviare a lungo termine le emozioni spiacevoli per dedicarci ad attività più gradevoli nel qui e ora.Se riteniamo di non essere abbastanza capaci di portare a termine un compito e non abbiamo fiducia in noi stessi, difficilmente lo inizieremo. Pensieri negativi ripetitivi sul nostro passato e sul presente, legati a vissuti di ansia, depressione, frustrazione e senso di colpa, bloccano l’azione e aumentano la procrastinazione.I procrastinatori attribuiscono maggiore valore al divertimento e al benessere personale, piuttosto che all’etica del lavoro, e sono più propensi a dedicarsi a compiti per loro importanti piuttosto che a quelli assegnati.

Disturbi associati alla procrastinazione

La procrastinazione può presentarsi in associazione a: 

Le persone con DOC sperimentano maggiori dubbi sulla correttezza del proprio agire e sono più propense all'indecisione e a procrastinare. Depressione e procrastinazione si possono trovare associate poiché chi soffre di un disturbo depressivo tende a rimandare le decisioni a causa della mancanza di fiducia verso sé stesso che gli rende difficile dedicarsi a compiti impegnativi. Inoltre, la tendenza alla procrastinazione può contribuire a un circolo vizioso che amplifica la depressione tramite una spirale negativa. La depressione stessa può essere responsabile della procrastinazione, la quale a sua volta può generare sensi di colpa e un senso di bassa autostima, aggravando ulteriormente i sintomi depressivi. ADHD e procrastinazione possono essere associati in quanti individui con deficit di attenzione e iperattività sono distratti da stimoli interni ed esterni che li distolgono più facilmente dai compiti da portare a termine. La procrastinazione può essere una strategia disfunzionale adottata per gestire l’ansia in chi fatica a tollerare questa emozione.

Conseguenze della procrastinazione

La procrastinazione può alleviare la pressione del momento, ma ha costi tangibili, emotivi e fisici elevati. 

I procrastinatori sono meno produttivi, efficienti, sperimentano più alti livelli di stress e maggiori rischi di patologie cardiovascolari, autoimmuni e disturbi del sonno. Inoltre, bollette irrisolte o pagamenti ritardati e lavori consegnati oltre le scadenze possono produrre conseguenze finanziarie anche ingenti. 

Non mancano le tensioni nei rapporti di coppia, tra colleghi, con amici e compagni di scuola.

Combattere la procrastinazione con i gruppi anti procrastinazione di inTHERAPY

inTHERAPY propone gruppi anti procrastinazione di tipo psicoeducazionale per lavorare sul comportamento di procrastinazione

Obiettivi del gruppo sono:

  1. riconoscere le situazioni in cui tendiamo a procrastinare
  2. individuare le conseguenze della procrastinazione
  3. comprendere il perché della nostra procrastinazione
  4. apprendere strategie per smettere di procrastinare.

Nei gruppi anti procrastinatori, che seguono l’approccio teorico cognitivo comportamentale, non si stila un piano anti procrastinazione, ma si lavora sugli aspetti psicologici che sostengono i comportamenti procrastinatori; si prendono inizialmente in esame convinzioni e credenze che sostengono la procrastinazione: convinzioni su di sé (propria capacità di portare a termine il compito e/o standard di performance), sul compito da seguire (difficoltà ed emozioni connesse) e sugli altri soggetti eventualmente coinvolti. In seguito, attraverso specifiche tecniche comportamentali e cognitive, si modificano abitudini di pensiero e d'azione della persona, attivando così un cambiamento.

Il percorso si articola in cinque sezioni:

  1. Cosa significa procrastinare
  2. Dove, come e quando si tende a procrastinare
  3. Tipologia della procrastinazione
  4. Intervento e tecniche per smettere di procrastinare (parte 1)
  5. Intervento e tecniche per smettere di procrastinare (parte 2).

I partecipanti saranno coinvolti in un percorso dal taglio pratico e operativo, basato sull’utilizzo di esercitazioni guidate, schede e tecniche, per sperimentare sin da subito modalità alternative per non procrastinare.

Un colloquio introduttivo e un test di valutazione della procrastinazione verificheranno l’effettiva presenza della procrastinazione, escludendo altre problematiche per le quali il corso non è indicato.

Bibliografia

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Domande più frequenti

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